mercoledì 17 febbraio 2016

Konrad Lorenz - L'anello di Re Salomone



(...) "Come sarei grato al mio destino se anch'io nella mia vita ... potessi scoprire una sola "corrente ascensionale" che in un lontano futuro aiutasse qualcuno a prendere quota" (...)
 K. Lorenz – L’anello di Re Salomone - 1967



(…)mi stendo sulle verdi rive di un ramo secondario del Danubio, quasi fiabesco nella sua realtà, in un paesaggio primordiale in cui manca il minimo richiamo alla civiltà umana, e a volte riesco ad operare quel miracolo cui tendono, come a una meta superiore, i più grandi saggi dell’Oriente: senza che mi addormenti, il mio pensiero si dissolve nella natura circostante, il tempo si arresta e non significa più nulla. Quando il sole tramonta non so più se sono passati dei secoli o degli anni. Questo animalesco nirvana costituisce il migliore contrappeso al lavoro intellettuale, ed è un vero balsamo per le molte piaghe che, nella sua corsa affannosa, l’uomo moderno porta nell’anima.(…)

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